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daniele nicli

Fin da bambino inizio a seguire gli sport motoristici dal vivo, grazie a mio padre Duilio, un ex fotografo di rally. Lui mi porta in giro per tutti gli eventi locali, ed io rimango folgorato dai rombi dei motori e da quegli odori tipici delle auto da corsa, come la benzina arricchita e la gomma bruciata. La fotografia arriverà dopo, esattamente nel 2010, quando mi compro la mia prima macchina fotografica (che ancora oggi posseggo), una splendida Pentax K-X. Non ci vorrà molto che inizio a portarla ai rally con mio padre, che mi fa da guida e mi insegna le regole della fotografia. La macchina è sempre con me e con i primi viaggi mi appassiono anche alla fotografia di viaggio e di paesaggio. Non ho ancora deciso di dedicarmi anima e corpo al motorsport. Continuo comunque a partecipare ad eventi, dando sempre più spazio alla pista (complice anche la vicinanza con il circuito di Imola, a soli 30 minuti da casa mia). Fino al 2017, quando una foto in particolare (questa sotto) mi fa scattare una scintilla nella testa, “Voglio essere un fotografo in pista”. Tutto il 2018 lo passo a partecipare a più eventi possibili (sempre come spettatore) per fare esperienza e produrre immagini da poter presentare ad alcune agenzie fotografiche. A fine 2018 inizio la mia collaborazione con l’agenzia LivePhotoSport, che tutt’ora va avanti e che mi apre finalmente le porte del motorsport. Il 2019 è l’anno 0, inizio a calcare l’asfalto dei circuiti italiani, a conoscere davvero il mondo che ho sempre sognato, quel mondo che seguo fin da bambino. Ancora oggi, ogni volta che ritiro il pass e la pettorina, un brivido mi scorre lungo la schiena e non vedo l’ora di entrare in pitlane e iniziare a raccontare un nuova storia.

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